A causa delle gravi difficoltà economiche che non consentivano di affrontare le spese per la locazione della sede isolana,
le attività mediche e divulgative sono state trasferite da marzo 2023 presso il
Centro Recupero che l’Associazione gestisce in Sicilia.
A Lampedusa continua ad operare una Stazione Scientifica di Ricerca.
Dal 1990 le tartarughe che transitano in questo tratto di mare e necessitano di cure e riabilitazione, hanno potuto contare sulla professionalità del Centro Recupero operativo fino al 2023 in questa piccola isola del Mar Mediterraneo.
Il Centro Recupero aiutava più di 100 tartarughe marine ogni anno. La maggior parte di loro veniva catturata accidentalmente da ami di palangari o reti da traino. Arrivavano nel nostro ospedale grazie alla preziosa collaborazione con pescatori locali, turisti, operatori e con il supporto della Guardia Costiera Italiana, Carabinieri e Guardia di Finanza.
Alcune tartarughe provenivano invece dalla Sicilia, grazie alla collaborazione con il personale del WWF e gli altri Centri di Recupero e Primo Soccorso. Oggi le tartarughe ferite recuperate a Lampedusa vengono immediatamente trasferite in Sicilia presso il nostro Centro Recupero di Cattolica Eraclea.
Il Centro Recupero si affida esclusivamente all’impegno di Volontari, italiani e stranieri, occupandosi non solo di tartarughe marine ma anche di fauna selvatica: rapaci, volpi, ricci, testuggini, …
Durante i mesi estivi, a Lampedusa i Volontari collaborano nella raccolta dati e nello studio delle tartarughe marine, seguendo da vicino l’impegno dei nostri ricercatori.
In questi 30 anni di attività, il Centro Recupero di Lampedusa ha effettuato oltre 2500 interventi grazie alla professionalità dei nostri Medici Veterinari sotto la preziosa guida del Professor Antonio Di Bello del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari.
Lo scopo del Centro Recupero è stato per anni lo studio, la cura e la riabilitazione degli animali selvatici la cui conservazione risulta indispensabile per l’equilibrio dell’intero ecosistema marino. L’evoluzione dell’economia isolana, con la drastica riduzione delle attività di pesca in favore di quella turistica, ci ha portato a riflettere sulla utilità di spostare i nostri sforzi in un territorio con molte marinerie che necessitano di essere sensibilizzate, come quello della Provincia di Agrigento. Ma Lampedusa rimane un prezioso laboratorio scientifico dove studiare nuove strategie per sviluppare ricerca in campo sulla biologia ed ecologia di questi ancestrali rettili. La collaborazione con enti scientifici ci aiuta a capire come salvaguardare al meglio questi animali e la rete ecologica a cui appartengono, da cui dipende l’equilibrio dei nostri mari.
La divulgazione rimane un pilastro fondamentale dell’azione di protezione, per far conoscere le tartarughe marine e crescere cittadini consapevoli, che possano a loro volta trasmettere l’amore per la Natura.
L’impegno dei Volontari, italiani e internazionali, permette alla Stazione Scientifica di Ricerca, che opera dal 2023, di essere attiva durante tutto l’anno. Senza il loro aiuto ed il supporto di ricercatori e donazioni non potremmo svolgere le azioni di salvaguardia di questi stupendi rettili marini.
L’attività di ricerca è rivolta principalmente alla biologia delle tartarughe marine, all’ecologia marina e alle interazioni con le attività umane in collaborazione con il Prof. Paolo Casale del Ethology Unit del Dipartimento di Biologia, Università di Pisa.
Quest’anno abbiamo cominciato una proficua collaborazione con l’Area Marina Protetta Isole Pelagie, collaborando all’allestimento della sede di Linosa e fornendo consulenza scientifica in caso di deposizioni sulla piccola isola.
Ecco alcune delle storie più particolari delle nostre pazienti, quelle tartarughe che sono con noi da più tempo e quelle che ce l’hanno fatta oltre ogni aspettativa.
A causa delle gravi difficoltà economiche che non consentivano di affrontare le spese per la locazione della sede isolana, le attività mediche e divulgative sono state trasferite da marzo 2023 presso il Centro Recupero che l’Associazione gestisce in Sicilia.
Per informazioni e richieste riguardanti le visite consultare la pagina Contatti.
Per scuole, gruppi, giornalisti:
contattare Daniela Freggi al +39 3382198533
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A causa delle gravi difficoltà economiche che non consentivano di affrontare le spese per la locazione della sede isolana, le attività mediche e divulgative sono state trasferite da marzo 2023 presso il Centro Recupero che l’Associazione gestisce in Sicilia.
Per informazioni e richieste riguardanti le visite consultare la pagina Contatti.
Per scuole, gruppi, giornalisti: contattare Daniela Freggi al +393382198533
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